mercoledì 10 novembre 2021

Sante responsabilità

Sapienza 6,1-11 e Luca 17,11-19


Per chi crede, più si è chiamati a responsabilità nelle case del mondo, o verso i fratelli come anche nella Chiesa, maggiore deve essere l'impegno di "ascoltare e cercare di comprendere; imparare ..., porgere l’orecchio ..."
E alla fine si conclude con: "egli esaminerà le vostre opere e scruterà i vostri propositi".
Ma spesso, anzi generalmente, si trascura sia l'ascolto della Parola di Dio che l'esame dei propositi alla sua luce, cioè secondo il volere di Dio.
Ecco che riecheggia nella sapienza quanto nel Vangelo Gesù dichiara apertamente: a chi molto fu dato, molto di più sarà richiesto. La responsabilità di chi comanda, dirige, e governa, implica non solo un ruolo di prestigio, ma impone che il governare, il comandare sia svolto con criterio e diligenza, ciò sia fatto bene!
Il comando non porta in sé la presunzione  di chi si sente imparato, a cui nessuno può rivolgere rilievi o chiedere spiegazioni. Il comando per un credente implica necessariamente l'umiltà di esercitare un ruolo a vantaggio e per servizio dei fratelli. Diversamente l'ascolto della Parola è già stato messo da parte, è vano ogni forma di discernimento.
La conclusione è estremamente significativa, infatti il servizio che deriva dalla maggiore responsabilità, è in sé stesso cosa "santa", al punto che l'ascolto della Parola educa e forma nel prendersi cura di un servizio "santo". Applichiamo questa pagina ai nostri ruoli ecclesiali o anche laicali ... Bé ... credo che funzioni!

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