mercoledì 3 novembre 2021

Debitori dell'amore

Romani 13,8-10 e Luca 14,25-33 

Cosa si intende per debito di amore?
Credo che ciascuno debba riconoscere che l'amore è espressione gratuita di un'insieme di sentimento, relazioni, esperienze, che si traducono nel dono gratuito di sé stessi. È la forza di questo abbandono/affidamento gratuito che ci spinge a ricambiare, quasi che l'amore ricevuto, non guadagnato e meritato in realtà corrisponde a un debito. Un tale debito che mai, proprio per la natura dell'amore riuscirò a ripagare. È un Paolo straordinario quello che si rivela in questi versetti di Romani, non solo che vuole mettere nel cuore dei credenti in Gesù e della loro comunità il gioco vivo dell'amore, ma in queste sue parole rivela quanto egli stesso si sente debitore all'amore di Gesù per lui. Non è un comandamento da obbedire, ma come compimento di tutta la legge,  riconoscere l'amore come debito di cui anche io ho beneficio, mi spinge a corrispondere pur sapendo che mai potrò ripagare all'amore che Gesù ha per me e per tutti gli uomini e donne amati dal Padre.
Quando cresce il nostro debito di amore, non preoccupiamoci di come ripagarlo, ma facciamo anche noi maggior credito di amore verso coloro che ci chiedono di essere amati, con la loro prossimità, con i loro problemi, con la loro amicizia, con la loro vita. In questo modo l'economia dell'amore dilagherà oltre ogni più rosea previsione.


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