domenica 21 novembre 2021

Il re degli "influencer" ...

Dn 7,13-14; Sal 92; Ap 1,5-8; Gv 18,33-37

Solennità di Cristo Re


Il re, quale anacronismo per noi che viviamo il tempo della post-democrazia, del governo attraverso il consenso demoscopico dei sondaggi; neppure possiamo dire presidente della repubblica ... Oggi meglio sarebbe dire è il tempo del potere degli "influencer" ...
Colui che era il re al tempo di Gesù oggi è colui che attraverso la rete globale ha la capacità di influenzare i comportamenti e le scelte delle persone a fronte della sua popolarità, fascino e capacità comunicativa. Esercita in questo modo un vero potere e un influsso sulla libertà dei singoli, come anche sui messaggi del pensiero, sui contenuti culturali e sull'orientamento delle decisioni.
Oggi questi re sono in grado di gestire le trentacinque guerre in corso; non si danno troppi pensieri se la terra si spegne avvelenata; manovrano con indifferenza le sterminate carovane umane che migrano attraverso mari e deserti ... Usano delle leggi e delle istituzioni per garantire la propria auto-conservazione, il proprio potere. È questo un mondo che inesorabilmente affonda, che va alla deriva, i cui re, non sono preoccupati della verità, ma della economia globale e del profitto!
C'è stato un tempo in cui cantavamo "Cristus vincit, Cristus regnat, Cristus impera!"
La percezione superficiale dava forza all'idea di un Gesù veramente Re di una Chiesa veramente solenne e potente, per dignità e idealità: una regalità che nell'esperienza della Chiesa di quel tempo si estendeva al mondo intero ...
Oggi quella stessa immagine un poco aristocratica non c'è più ... Fortunatamente!
Oggi come dire la regalità di Gesù passa attraverso una Chiesa ferita e umiliata dagli scandali economici, dalle violenze sui fragili e sui minori. Passa attraverso l'esigenza di una purificazione che rigeneri la verità di cui siamo, nonostante tutto, custodì e annunciatori.
Oggi Gesù si presenta come re con la corona fra le mani, una corona che Gesù porge, per fare di noi dei re con lui. Un re che va cercato scavando nell'umanità di Gesù e scoprendola come tesoro nella vita dei fratelli, quindi un re umile e piccolo, un re già sconfitto in partenza; il re degli sconfitti ...
Di fronte a questo re, la Chiesa non può che ritornare a quella condizione originaria nella quale Gesù ha indicato il senso e il contenuto della sua regalità.
Oggi torniamo con l'evangelista Giovanni all'immagine del suo re. Credo che in questa pagina Giovanni abbia voluto raccontarci chi è il suo re, e come e perché lo è Gesù.
Anche Gesù era in un certo senso un "influencer" del suo tempo, e proprio per questo è stato invidiato è accusato come un re .. Visto il titolo della condanna a morte che deve subire.
Gesù è un re umano sconfitto in partenza ... Un re di un regno che non è di questo mondo, quindi non ha potere e non ha forza ... Un " influencer" che dice parole che alla fine gli si rivolgono contro ... Non dimentichiamo come a Cafarnao, Gesù chiede ai suoi discepoli se vogliono andarsene anche loro!
Oggi dire Gesù re dell'universo significa riconoscere che per noi Gesù non è semplicemente un "influencer", anche se fosse il migliore di questo mondo, ma significa riconoscere in lui ciò che questo mondo non ci può dare: la verità è il senso della vita.
Per quella verità ci è chiesto di seguirlo. L'evangelista Giovanni ci dice come nel l'amicizia con Gesù, come nell'imparare ad amarlo e come nell'amore che Gesù aveva per lui,  lì ha riconosciuto la verità di tutte le sue parole, la verità della sua vita, del suo servire, fino anche del suo morire, lì ha visto il vero re dei mondi.
Oggi possiamo dire ancora: io scelgo lui, ancora lui, il nazareno, con la certezza che il nostro re è quello deriso da tutti sulla croce, con le braccia aperte, che dona tutto di sé e non prende niente di nostro. Il vero potere che cambia il mondo, è la capacità di amare così, fino all’ultimo, fino all’estremo, fino alla fine.

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