sabato 5 febbraio 2022

Che vita è?!

1 Re 3,4-13 e Marco 6,30-34


Quando pensiamo alla "pastorale", immediatamente la identifichiamo con l'agire della comunità o peggio ancora con l'esserci della Chiesa; con immediatezza tutto si concretizza nelle cose da fare, siano esse concrete e pratiche come anche spirituali o intellettuali. L'immagine che la narrazione del Vangelo ci offre, è ben altra: dopo l'invio dei dodici, ciò che il gruppo sperimenta è il modo in cui la loro missione non rimane una fatica ed un agire, ma si trasforma in una occasione della loro vita.
L'agire pastorale, cioè l'annuncio del regno dei cieli, in realtà si riempie di intimità e di amicizia: "Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’".

Gli apostoli si riuniscono intorno a Gesù, e la fiducia che hanno nel mettere tutta la vita nelle sue mani diviene la forza e la motivazione che sorregge le fatiche e le scelte; tutto si pone a servizio della compassione per quella folla: "... egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose".

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