sabato 19 febbraio 2022

Se Elia è già venuto ...

Giacomo 3,1-10 e Marco 9,2-13


Ciò che di più bello esprime il racconto della trasfigurazione è la gloria rivelata e manifestata nell'intimità di una amicizia. La gloria non è un atto di potenza o una rivelazione misteriosa dell'onnipotenza di Dio, come neanche la manifestazione della divinità ... Ecco tutto questo va pensato e compreso all'interno di una relazione di amicizia. Credo che questo possa sconvolgere tanti nostri schemi! E aprire anche una comprensione diversa delle profezie: non oracoli nebulosi o previsioni sul futuro, ma segni stabili di una relazione di amicizia che Dio Padre pone nel tempo e nella storia dell'umanità per narrare il progetto di salvezza, cioè il suo amore per noi.
Elia, racconta e sperimenta nella sua vita l'amicizia di Dio; Giovanni Battista ha seguito quella ispirazione dello Spirito che lo ha reso intimo ricercatore del mistero, e rappresenta la svolta significativa, il punto di non ritorno di una relazione che fa di tutti noi possibili amici di Dio, discepoli amici di Cristo. A partire dalla trasfigurazione tutto acquista una "luce nuova".


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