giovedì 24 febbraio 2022

Momenti di luce

Giacomo 5,1-6 e Marco 9,41-50

Fosse facile togliere ciò che è di inciampo nella nostra vita. Una lettura diretta del Vangelo di oggi dice di sradicare da noi la mano, il piede e l'occhio, quando viene messa in discussione la nostra capacità di entrare in contatto e relazione con gli altri; quando il nostro camminare non conduce alla meta; quando il vedere non penetra nel profondo.
Ma questo triplice "scandalo" è ciò che genera impedimento alla nostra testimonianza e diventa un danno per i nostri fratelli, per i piccoli che guardano a ciascuno di noi, in attesa di comprendere le nostre scelte di vita e nel tentativo di maturarne delle loro.
Ecco con una immagine fortissima e ad effetto: Gesù dice che sarebbe meglio gettarsi nel mare con una macina al collo, quando si è in tali situazioni.

Ma quella macina è una provocazione, per l'enormità di ciò che causa nel nostro stile di vita. Credo che il Vangelo sia prima di tutto un invito a ricercare quella luce interiore che colloca nella giusta connessione e posizione la mano, il piede e l'occhio. La prospettiva del Vangelo non è mai distruttiva, se non nella possibilità che tutto si rigenera nella vita nuova. 

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