venerdì 11 febbraio 2022

Facessimo bene ogni cosa pure noi!

1 Re 11,29-32; 12,19 e Marco 7,31-37


"Ispira le nostre azioni, Signore, e accompagnale con il tuo aiuto, perché ogni nostro parlare ed agire abbia sempre da te il suo inizio e in te il suo compimento ..."
Questa preghiera della liturgia, esprime con semplicità ciò che la gente percepisce dell'agire di Gesù:"Ha fatto bene ogni cosa"; parole che alludendo ai miracoli di guarigione appena compiuti ci danno anche il senso della vita del Signore.
Che cosa percepisce la gente? Credo l'intima relazione tra agire e volontà del Padre: Gesù alza gli occhi al cielo prima di compiere i segni. Ecco allora che l'agire di Gesù è denso dell'amore del Padre, che si rivela e diffonde anche attraverso questo suo agire.
È possibile allora che anche il nostro agire sia sazio dell'agire amorevole del Padre?
La preghiera della liturgia lascia intendere proprio questo, e anche di più; cioè che ogni nostro agire non si compie semplicemente in ciò che realizza ma giunge a compimento dell'agire di Dio stesso. Questo significa che noi non siamo semplici esecutori o mediatori dell'opera di Dio, ma come Gesù stesso, siamo parte, in ogni modo, dell'agire del Padre. Ecco allora che il nostro agire non ha solo una qualità morale, ma ben di più ...


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