martedì 8 febbraio 2022

Gesù un grande "rompi" ma secondo carità

1 Re 8,22-23.27-30 e Marco 7,1-13

Gesù non scende a mediazioni o a compromessi, soprattutto con coloro che non sono con lui per "toccarlo", come la folla che ieri invocava nella fede un aiuto nel limite e nella fragilità; davanti all'intrigo, alla mormorazione e al moralismo che vuole imbrigliare senza lasciare la libertà di un agire secondo carità, di fonte a un avvicinarsi al maestro che è tutto un accalcarsi che vuol farsi accerchiamento, maldicenza, speculazione, domanda a trabocchetto, Gesù non cede e mostra tutta la da determinazione. Ciò che ieri era unità di cuore, oggi è divisione e mormorazione in nome di un “si è fatto sempre così”, tanto falso quanto ipocrita. Gesù non mostra neppure mezze misure di fronte alle ostinazioni che sono frutto della ipocrisia e della durezza del cuore.
Questa immagine così forte, richiama anche tutti noi per una determinazione che non è solo forza, ma è capacità critica di agire, non per i nostri interessi ma per la carità, non per sottrae come "korban" ma per condividere una esperienza di fede che coinvolge pienamente il cuore e la vita. Spesso il nostro senso religioso è ancora oggi, fatto più di regole e limitazioni piuttosto che di un vero e proprio superamento delle formalità, o come dice il Papa del clericalismo.

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