domenica 20 febbraio 2022

La lezione più complicata e semplice insieme

1 Sam 26,2.7-9.12-13.22-23; Sal 102; 1Cor 15,45-49; Lc 6,27-38

"Un monaco si era seduto a meditare sulla riva di un ruscello. Quando aprì gli occhi, vide uno scorpione che era caduto nell'acqua e lottava disperatamente per stare a galla e sopravvivere. Pieno di compassione, il monaco immerse la mano nell'acqua, afferrò lo scorpione e lo posò in salvo sulla riva. L'insetto per ricompensa si rivoltò di scatto e lo punse provocandogli un forte dolore.
Il monaco tornò a meditare, ma quando riaprì gli occhi, vide che lo scorpione era di nuovo caduto in acqua e si dibatteva con tutte le sue forze. Per la seconda volta lo salvò e anche questa volta lo scorpione punse il suo salvatore fino a farlo urlare per il dolore.
La stessa cosa accadde una terza volta. E il monaco aveva le lacrime agli occhi per il tormento provocato dalle crudeli punture alla mano. Un contadino che aveva assistito alla scena esclamò: «Perché ti ostini ad aiutare quella miserabile creatura che invece di ringraziarti ti fa solo male?».
«Perché seguiamo entrambi la nostra natura» rispose il monaco. «Lo scorpione è fatto per pungere e io sono fatto per essere misericordioso»".  (Bruno Ferrero)

Siamo fatti per essere misericordiosi? Cioè siamo fatti per amare e donare amore.
Ma cosa significa amare? Non tutti credono che amare significa cambiare. Cambiare sé stessi per corrispondere a un altro che chiede o ha bisogno di essere amato per poter cambiare e amare a sua volta.
Credo, che sia in questa dinamica di cambiamento all'origine di ogni progresso nella possibilità di amare.
Allora se ascoltiamo questa pagina di Luca facilmente arriviamo a comprendere che l'amore autentico non esclude nessuno, neppure coloro che ci fanno del male.
Perché quando si ama, non ci si deve fissare sull'obiettivo da amare, ma sul processo che genera il decentramento da sé stessi per guardare l’altro mai come un nemico, ma sempre come qualcuno al quale io ho qualcosa da donare.
Questa pagina di Vangelo rischia, in realtà, di essere un supplizio, la nostra tortura, una coercizione nel tentare cose impossibili. E così si apre la strada a quella ipocrisia che ci demolisce.
Nessuno potrà vivere questo Vangelo a colpi di volontà, neppure i più bravi tra noi. Ma solo attingendo a Gesù, impariamo, se non lo avevamo ancora imparato, che il comandamento dell’amore è universale, non conosce confini, ma appartiene alla nostra natura umana, come dire, la esprime, la manifesta in pienezza.
A molti, potrebbe sembrare che l'amore non ha logica e quindi non ha fondamento, ma è proprio questo che ci permette di capire che la razionalità e la logica sono capaci di annullare ogni gesto ed espressione di amorevolezza e generare odio e morte. La guerra che sembra così prossima non è forse frutto di una logica di potere e di interessi; tutto si avvolge di giustificazioni giuridiche e di giustizia, ma tutto genera solo una netta contrapposizione, strumentale ai fini di qualche interesse e necessità da perseguire. Non c'è amore nel pensiero e nei sentimenti di chi persegue la logica del rigore. Solo in Gesù, giustizia e amore vanno d’accordo: perché solo quanto avremo amato e perdonato gli altri, così saremo amati e perdonati, e questa misura ci sarà posta nel grembo: la parte del corpo dedicata alla custodia e alla donazione della vita.
Come possiamo imparare ed esercitarci nell'arte di amare, quindi di cambiare?
È solo l’intimità con Gesù che potrà trasformare il nostro pensiero e frantumare le nostre durezze. Amare, non può essere obbedienza un comando, ma l'amore, come esperienza di intimità con Gesù, diventa quella condizione che prende il sopravvento in noi, in forza della presenza del Signore. E allora sarà più facile amare i nemici; sarà possibile amare senza una logica; ci sarà gusto nell'amare con piena gratuità senza nulla pretendere.
Facciamo attenzione e alla nostra pancia. L'amore si percepisce di pancia; ma è dalla pancia che possiamo comprende anche il cambiamento: quella misura scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo ... Pienezza di amore.

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