giovedì 14 luglio 2022

Caricarsi il giogo leggero

Isaia 26,7-9.12.16-19 e Matteo 11,28-30

Parole che risuonano come quelle di un idealista ..., oppure parole che possono dare luce a una verità più profonda. Per ogni discepolo si delineano due proposte legate tra loro:
- imparate da me ... umiltà e mitezza ...
- prendete il mio giogo ... che è leggero ...
Oggi è sempre più evidente che, la fede in Cristo, non è fede in un ideale o affidamento a qualcosa di astratto e fumoso: significa realmente avere il coraggio di imitare la vita di Gesù nella nostra vita, nel solco della donazione gratuita e totale di sé, e nell'esercizio della carità che non è una elemosina, ma la concretezza dell'amare i "fratelli tutti". É questa la Verità che cambia e redime le secche della disumanità, ma è anche la condizione per riposare in Cristo, che è ben altro rispetto al dormire o rilassarsi.
Caricarci il giogo di Gesù significa rendere visibile agli uomini di oggi la misericordia di Dio e la sua tenerezza per ogni creatura. Dio, non può che usare il linguaggio della misericordia, fatto di gesti e di atteggiamenti prima ancora che di parole. La Chiesa in mezzo all’umanità di oggi dice: "Venite a Gesù, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e troverete ristoro per le vostre anime". Ogni discepolo di Cristo è portatore di Cristo-giogo. C’è da chiedersi se chi ci incontra percepisce nella nostra vita il calore della fede; se vede nel nostro volto la gioia di avere incontrato Cristo! È questo riscontro positivo, il giusto riposo.

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