venerdì 15 luglio 2022

Tra un divieto l'altro non scordiamoci di amare

Isaia 38,1-6.21-22.7-8 e Matteo 12,1-8

Il sabato era il giorno del riposo di Dio e quindi, per la Legge di Israele, anche gli uomini e gli animali dovevano riposare e astenersi da ogni attività: ma i farisei scordano che questo comandamento ha un senso solo se lo si fa per amore di Dio. Se Dio, di sabato, si è fermato, non è stato per “non fare nulla”, ma per contemplare con amore infinito la creazione appena conclusa. Per dire che “è cosa molto buona”.
Gesù non si mostra come oppositore della Legge, ma cerca in ogni gesto, parola e atteggiamento di ridare cuore alla Legge. La legge non è contro l’uomo, bensì per l’uomo; non indica una strada di regole oppressive e di deterrenze, ma la strada di vita.
Mettere il cuore e la vita, nelle miserie umane è il fine vero della Legge. Ecco perché il Signore dà il cuore e il senso ad ogni Legge: l’amore che tutto crede, tutto copre, tutto sopporta, non avrà mai fine, e alla fine rimarrà l’ultima e l’unica verità.

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