giovedì 28 luglio 2022

La pazienza di capire

Geremia 18,1-6 e Matteo 13,47-53

Quale obiettivo hanno le parabole del Regno che Gesù con abbondanza di immagini ci rappresenta? La mia impressione è quella di una rappresentazione del presente come anche personale, insieme, dove il mistero di Dio si intreccia alla nostra vita; è questo rapporto dinamico che costruisce e rappresenta il Regno. Tutto questo non si esaurisce nell’oggi ma è orientato a un compimento, la "fine", ma che si concretizza nel divenire progressivo, giorno per giorno.
Ma è proprio questo divenire che la parabola descrive con stupore e meraviglia attraverso le immagini. Come anche la rete gettata in mare che raccoglie ogni genere di pesce, non è forse immagine dell'amore del Padre che tutti vuole salvare, indistintamente: buoni e cattivi? Il Regno, poi, non è un tribunale che emette un giudizio secondo leggi, norme e precetti; il giudizio è il compimento del Regno, ma questo giudizio è frutto della pazienza di sedersi a contemplare la pienezza della rete e affidare il discernimento della vita all'infinito amore di Dio. Gesù non nega il giudizio, ma occorre che noi non lo travestiamo di legalismo puramente umano. In tutti noi si realizza la parabola della rete, quando siamo disposti a mettere nelle mani del Padre tutto ciò che siamo, bene e male, ogni fragilità e ogni limite, come anche ogni possibilità e dono; ma questo significa anche sedersi e discernere con amore, per ricollocare tutto nel compimento, e realizzare così il meglio di noi stessi.



Nessun commento:

Posta un commento