sabato 16 luglio 2022

Parole di profezia

Mi 2,1-5 e Matteo 12,14-21

La profezia di Isaia è un grido di speranza che attraversa la storia umana. Il Messia non è un personaggio politico che rivoluziona un momento storico, neppure una fiammata di orgoglio nazionale che rivendica la propria autonomia dall'oppressore; il Messia e ogni profezia è anelito di speranza, di fronte alla limitatezza della esistenza umana e al tempo; è promessa di Dio e suo coinvolgimento con la nostra vita.
Una profezia è tale quando, non tanto si realizza - questo sarebbe quasi una previsione -; ma quando la sua verità non si estingue o si risolve nel tempo, e resta attuale come epifania e rivelazione di Dio. Gesù, la sua umanità, il suo essere con noi, è profezia del Padre, è concretezza di ciò che i profeti hanno proclamato, è compimento ma non conclusione delle profezie. Le profezie attraverso Gesù permangono vere e attuali sempre. Gesù conferma le profezie nel suo essere umile, Figlio che rivela il volto del Padre, uomo in mezzo agli uomini e Dio nelle piaghe della nostra fragile esistenza, ma al tempo stesso annuncio permanente della salvezza del mondo. Come è bella e piena di speranza la profezia di Isaia, anche oggi!

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