mercoledì 13 giugno 2018

1 Re 18,20-39 e Matteo 5,17-19
Ma chi è venuto?

Di fronte alle preoccupazioni di chi lo percepiva come un sovversivo, come colui che avrebbe messo in discussione le tradizioni e la Legge di Mosè, Gesù, mette in evidenza prima di tutto che lui "è venuto" ... Potremo dire che siamo nel tempo della sua venuta.
Poi, il Signore afferma che la conseguenza principale della sua venuta sarà sempre la elevazione di tutti coloro che vivono e insegnano la Legge. Quì non possiamo non considerare che Gesù, ma anche per tutti i veri israeliti, tutta la legge si riassume bel precetto dell'amore a Dio con tutte le forze, il cuore e ma mente e nell'amore al prossimo come a sé stessi.
Ora, Gesù, è venuto da dove? È mandato da chi?
In questa autodefinizione - io non sono venuto per abolire - il Signore rivela di essere il "mandato", sottinteso, da Dio, dal Padre, egli viene dal cielo!
Colui che viene, viene da Dio e non abolisce la legge data a Israele per avere la vita, ma la sua venuta realizza la legge perché tutto, sulla terra, viene portato a pienezza attraverso le "Beatitidini" del regno dei cieli.

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