domenica 10 giugno 2018

Genesi 3,9-15 / Salmo 129 / 2 Corinti 4,13-5,1 / Marco 3,20-35
Sana pazzia!

Fin da subito Gesù si è reso conto di come, rispetto alla sua proposta, le reazioni non erano unanimi e positive ... anzi tutt'altro ...
Sacerdoti, Scribi, Farisei e capi del popolo non esitano ad affermare che Gesù agisce in forza del maligno, che è un divisore come satana e che da lui non può arrivare gente di buono, che è un bestemmiatore. Gli stessi famigliari sono sconcertati e lo considerano un pazzo ... Questa per vocazione è talmente evidente che Marco, riporta come il can di famiglia (madre e fratelli) cercano di rendere lui, cioè trattenerlo, catturarlo ...
Ciò che Gesù propone e dice è talmente fuori della convenzione religiosa e sociale che ... È una "roba da matti"!
Per tutti questi, quanto Gesù propone è pazzia, è l'impossibilità di pensare possibile la proposta del Vangelo ...
Loro si sono schierati contro e cercano di escluderlo dalla realtà sociale ...
I poveri in spirito, i miti, gli oppressi, i cercatori di pace e di giustizia ecc ... Tutti questi non esitano a schierarsi a favore di Gesù e a trovare nelle parole di questo maestro una relazione speciale con la stessa opera di salvezza: la volontà di Dio.
La nostra esperienza di fede non può allora non portarci inevitabilmente a chiederci se noi siamo "dentro" (convenzionali, negli schemi) o "fuori" (pazzi rispetto alle strutture umani aperti allo straordinario del cielo); se ascoltiamo la sua parola con quella voracità di chi ha fame di lui oppure se siamo talmente sazi che le sue parole ci appaiono il non senso di ciò che è pratico e reale; se accogliamo il suo spirito che è in noi forza e testimonianza, oppure se lo bestemmiamo?
In verità ogni interrogativo che ci poniamo rispetto al Signore tocca la questione della nostra salvezza ...
Di quel progetto di Dio iniziato nella "genesi" e che anche oggi si dispiega nella contraddizione degli eventi ... ma che non si arrende, non rinuncia a chiamarci a conversione: cioè a una scelta radicale di lui.
Le scelte radicali sono quelle che vanno contro corrente, quelle che non seguono le nostre voglie, quelle che regolano i nostri istinti, quelle che tracciano uno stile esistenziale proprio dei cercatori di beatitudine, di Santa felicità.
Non non abbiamo nulla da nascondere, nella per sentirci inferiori, o nulla per pensarci superati rispetto alla cultura e al progresso umano; la salvezza di Dio attraversa la storia tracciando sempre una via nuova!

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