martedì 26 giugno 2018

2 Re 19,9-36 e Matteo 7,6.12-14
Cose dette ...

Le più antiche tradizioni che ci riportano la persona di Gesù, non sono i vangeli canonici e neppure apocrifi, infatti, ormai è certo che prima di qualsiasi forma scritta, vi sia stata una fonte orale di trasmissione, che lungi dall'essere una rielaborazione teologica in forma scritta, era semplicemente la memoria delle "cose dette" dal Signore, una forma esplicita e diretta del pensiero e delle idee di Gesù. Questi detti si presentano quindi come espressioni dirette come se fossero dei virgolettati che fissano le sue parole al di fuori di ogni contesto.
Il Vangelo di oggi, tanto si assimila a queste "cose dette" ... 
Immagini e parole che esprimono concetti cristallini, che permettono di dare nuova lettura morale alla vita di chi ascolta. Non sono espressioni di giudizio, ma assumono il ruolo di fulcro della idealità sulla quale la persona vive, sceglie e decide nella sua quotidianità.
Non saprei, infatti dare una spiegazione, se non condizionata dallo studio della teologia, circa "le cose sante ai cani o le perle ai porci", ma una cosa emerge: la forza di una immagine che ti porta a vagliare un po' tutto di te, dei tuoi atteggiamenti e comportamenti. E nello stesso modo anche le altre espressioni, le altre "cose dette" diventano altrettanti fulcri esistenziali.

Nessun commento:

Posta un commento