sabato 23 giugno 2018

2 Cronache 24,17-25 e Matteo 6,24-34
Non preoccupatevi ...

Un principio empirico ... L'osservazione della realtà sostenuta dall'amore provvidenziale del creatore. Tutto produce la constatazione che il Padre si cela in ogni cosa creata; ne sostiene l'esistenza, se ne prende cura e conduce tutto verso un di più, cioè verso il compimento. Ma questo Vangelo non si limita a riproporci mediante quelle delicate immagini degli uccelli del cielo e dei gigli del campo la straordinaria esperienza dell'abbandono alla provvidenza; questo Vangelo parte dalla disponibilità del cuore. La provvidenza infatti può radicare solo in un cuore che liberamente e per amore sceglie quel patto di fedeltà che Dio offre nella vita ad ogni uomo.
La nostra vita non è solo tempo e biologia, essa è esistere attraverso un amore sempre più grande che crea reciprocità tra noi e Dio stesso. Un amore che, quando è scelto, supera ogni tentazione partigiana causa della frantumazione del cuore umano, per divenire solo spazio di fedeltà. 

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