giovedì 7 giugno 2018

2 Timoteo 2,8-15 e Marco 12,28-34
Richiama alla memoria queste cose ... e sarai vicino al regno di Dio!
Ancora più oggi, leggere Paolo (prima lettura) apre a una comprensione inedita del l'apostolo, la sua paternità verso Timoteo si carica di tenera responsabilità.
Cosa c'è a fondamento della paternità spirituale di Paolo: il Signore Gesù, non una simpatia, non un sentimentalismo, non una compensazione per la mancanza di famiglia, ma solo il Signore. È il legame con Gesù che motiva la paternità di Paolo verso questo giovane discepolo, a cui l'apostolo ha affidato la comunità di Efeso.
L'esercizio della memoria, non serve alla nostalgia, ma riposiziona circa la solidità delle scelte e della fede: "Certa è questa parola: Se moriamo con lui, vivremo anche con lui;
se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, anch'egli ci rinnegherà; se noi manchiamo di fede, egli però rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso. Richiama alla memoria queste cose, ..."
È importante anche per ciascuno di noi fare questo esercizio di memoria; anche Gesù richiama al giovane scriba (Vangelo di Marco di oggi) la memoria della Legge, attraverso l'Ascolto (del cuore) per mostrargli come, quella Parola rende vicini al regno di Dio! 

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