venerdì 29 giugno 2018

Atti 12,1-11 / Salmo 33 / 2 Timoteo 4,6-18 / Matteo 16,13-19
Solennità dei Santi Pietro e Paolo
La mia Chiesa!

Le porte degli inferi non prevarranno, le potenze del mondo neppure, nulla prevarrà rispetto alla Chiesa di Cristo, fondata sulla roccia che è Pietro.
Questa garanzia vale più di ogni altra assicurazione! Non serve però a darci sicurezza circa la struttura ecclesiale, questa potrebbe anche venire meno. Scandali, tradimenti, corruzione, rappresentano la Chiesa nella sua fragilità: condizione che non solo fa del male all'uomo, ma che è destinata ad essere rigettata dagli uomini e calpestata ... è una brutta copia della Chiesa di Cristo, priva di luce e di sapore. Quando Gesù dice a Pietro: "tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli", afferma qualcosa di straordinario, qualcosa che sfugge alle logiche terrene. Gesù genera attraverso Pietro prima di tutto una comunità di fede e di amore; istituisce una Chiesa come popolo fondato sulla fede in Cristo risorto; non una struttura ecclesiale, una organizzazione una gradualità gerarchica, ma proprio un popolo santo.
Poi, aPietro e ai suoi successori, affida un potere che è solo di Cristo: le chiavi del regno dei cieli: il mistero della vita umana e di quella eterna; della volontà di Dio, come in cielo così in terra; la comprensione del Dio con noi.

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