giovedì 17 gennaio 2019

Ebrei 3,7-14 e Marco 1,40-45
Memoria di Sant'Antonio Abate
Il nuovo modello di vita cristiana ... Il coraggio ...

Leggendo la Lettera agli Ebrei, si potrebbe essere indotti a raccogliere delle esortazioni morali e degli inviti alla perseveranza. In realtà, la Lettera presentando il Messia ne traccia pure l'itinerario umano e la nostra relazione con lui. Per questo ogni esortazione è in realtà una indicazione di cammino, una provocazione a cercare Gesù, prima che ogni regola di vita. Fare memoria dell'inizio della mostra conversione per ravvivare in noi l'appartenenza a Cristo è necessario per mantenere la nostra vita nella disposizione capace di resistere alla tentazione del mondo: l'indurimento perverso del cuore e l'ostinazione nel peccato. Condizioni che rappresentano l'ordinario della vita anche di molti cristiani. La durezza perversa del cuore, snatura la nostra umanità, ed è la gabbia in cui ci si ritrova chiusi senza via di scampo; l'ostinazione nel peccato, è l'esperienza insidiosa del giustificare noi stessi nella nostra fragilità senza mai porvi una azione contrastante. La preghiera di colletta di oggi, cita: "... servirti in un nuovo modello di vita cristiana, (...) superare i nostri egoismi per amare te sopra ogni cosa". Il nuovo modello di vita cristiana, è Cristo in noi. Ciò che genera e alimenta qualsiasi possibile imitazione e adesione è solo l'amore al Signore. Antonio, ha amato il Signore a partire dall'esperienza dell'ascolto della Parola, che si è concretizzata nella scelta di povertà e amore ai poveri; fino poi, a lasciarsi condurre dallo Spirito nel deserto, per gustare quell'intima comunione di vita, che la preghiera rivela, ma ne è anche condizione e possibilità.
La vita di Antonio è un cammino di imitazione della vita in Cristo. Il coraggio di imitare il Signore è evidentemente la conseguente all'incontro con Lui; forse che noi allora confondiamo l'incontro con il Signore, la "didattica proposta" di essere cristiani? 

Nessun commento:

Posta un commento