martedì 23 luglio 2019

Galati 2,19-20 e Giovanni 15,1-8
Santa Brigida, patrona d'Europa
Questione di fede ... Questione di tralci e potature ...

"E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio ..."
Iniziamo questa giornata con le parole di San Paolo della lettera si Galati. Cosa significano queste parole? Di che vita parla? Di quella biologica? Di quella spirituale? Paolo ha una profonda coscienza e consapevolezza che la sua vita è stata travolta e trasfigurata dalla presenza di Gesù. La sua vita ad un certo punto è quella del discepolo, che non scioglie il legame col maestro, ma lo sente condizione indispensabile per vivere. Questo vincolo di amore/amicizia permea tutta l'identità di Paolo, al punto che la vita nel corpo, senza la relazione con Cristo risulterebbe vuota, insignificante. La coscienza di Paolo arriva a percepire il suo atto di fede ben altro e di più che una scelta, una adesione intellettuale. La fede di Paolo si esplicita, cioè prende consistenza nell'adeguarsi alla fede obbediente del Figlio di Dio. È la fede di Gesù che irradia tutta la bellezza e forza da cui Paolo trae la sua nuova identità. Per noi deve essere la stessa esperienza! Attraverso la Parola, attraverso la fedeltà all'ascolto del Vangelo, permettere alla fede del Figlio di Dio di permearci e rendere così la nostra vita adatta alla vita del discepolo: idonea alla missione di essere suoi testimoni di fronte agli uomini. Letto in questa prospettiva il Vangelo dei tralci e della vite, esprime pienamente cosa succede nel momento stesso in cui la fede del Figlio di Dio è la linfa che scorre attraverso la vite ai tralci: ecco che i tralci diventano discepoli.

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