sabato 6 luglio 2019

Genesi 27,1-29 e Matteo 9,14-17
Invece delle toppe, meglio un vestito nuovo!

La lettura del Vangelo di Matteo suggerisce immediatamente alcune situazioni irrinunciabili della vita cristiana, così come le intende Gesù. Attenzione non come le elabora la morale cristiana e la teologia della fede; ma come Gesù le comunica direttamente; come Lui intende il modo di vivere dei suoi discepoli.
Ecco allora che Gesù disse loro:
- "Vivete come invitati a nozze ..."
Siate raggianti della gioia che si sprigiona in voi come è la gioia che si sprigiona dall'amore di due sposi! Essere discepoli ha a che fare con la gioia!
"Non siate come se foste in lutto ..."
Non siate compassati, trattenuti, tristi, composti e sofferenti come se la sofferenza vi contagi togliendovi la speranza!
"Non mettete un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, ..."
Non siate un vestito vecchio, fori moda, stinto, stropicciato, unto, consumato ... Perché ogni tentativo di rigenerarlo è inutile, sarebbe un rattoppo, con le conseguenze drammatiche del rattoppo!
- "non siate otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti".
La vita del discepolo deve essere costantemente un otre nuovo; ogni giorno capace di contenere quel vino nuovo che è l'amore del Maestro.
Il discepolo ogni mattino si sveglia nel nuovo giorno riconoscendo prima di tutto che è un nuovo giorno; l'aurora inaugura tutta la novità di Dio che in Gesù raggiunge la nostra vita. La novità del quotidiano fa parte di una certezza ma soprattutto del'atto di fede che ogni discepolo rinnova al suo Maestro. Occorre che ci ricordiamo ... Ogni nuovo giorno ... che siamo discepoli di colui che è vino nuovo e vita nuova!
Vino che dona gioia e vita come esperienza di salvezza.

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