lunedì 20 gennaio 2020

1 Sam 15,16-23 e Marco 2,18-22
Nessuna "toppa" ...

Da quando Gesù ha iniziato ad annunciare il Regno di Dio, il Vangelo è la notizia nuova, in tutta la sua portata cioè quel  "ecco faccio una cosa nuova, non ve ne accorgete?"
La novità è rappresentata nell'annuncio del compimento delle "nozze dell'Agnello di Dio", cioè della Pasqua della passione morte e risurrezione. Sarebbe per noi un controsenso rinunciare alla novità del Vangelo per conservare o fissare attraverso il senso religioso convenzionale, l'esistenza e l'esperienza Cristiana.
Ma non è forse questo che invece accade anche oggi nella Chiesa quando si vuole legare alle persone una cristallizzazione della fede; quando la Chiesa è più una immagine di un apparato o di una istituzione, piuttosto che la vita di un popolo che ama Gesù, crede in lui come Figlio di Dio e Salvatore?
I discepoli di Giovanni digiunano ... i discepoli dei Farisei digiunano ... Ma loro non vivono la gioia delle nozze in cui lo Sposo è la gioia della Sposa. Se smarriamo la gioia di essere di Gesù non saremo mai Vino nuovo, quel vino che ha in sé forza e vitalità per generare e rigenerare vita. Ma anche noi come tanti discepoli delle generazioni passare ci limiteremo a essere una "pezza" per tamponare una rottura di un vestito vecchio che forse più nessuno vorrebbe indossare ... Gesù, lo Sposo, è anche un ottimo stilista,non della modernità, ma del Vangelo, che è la sua nuova linea di tendenza ... Il Vangelo ha ancora tanto da dire alla vita di ciascun uomo, perché è ciò che Dio dice di vero al cuore di ciascuno.

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