giovedì 23 gennaio 2020

1 Samuele 18,6-9; 19,1-7 e Marco 3,7-12
La calca ...

Gente attorno a lui da ogni parte sulla sponda di quel lago di Galilea, ormai diventato la sua casa, una calca tale, al punto che quasi ne viene travolto; schiacciato dai loro corpi; pressato anche dai loro bisogni, dalle loro malattie e dal loro desiderio di poterlo toccare. Questa è l'immagine del Vangelo di oggi. Tra quella folla sconfusionata, spiccano quelle parole dei posseduti, che danno testimonianza di Lui: "tu sei il Figlio di Dio".
Questa mattina, nel corso del pellegrinaggio in Terra Santa, ho celebrato la Messa sul Golgota; il Vangelo era quello della Messa della passione, della crocifissione e morte secondo l'evangelista Matteo. Anche lì folle e gente, una calca che quasi schiaccia il Signore ... lo schiaccia fino a portarlo a morire. Se sul Lago di Galilea l'unica via di fuga era una barchetta, qui sul Golgota l'unica via di fuga è la croce. Anche qui sul Golgota, risuona una frase ..." Se è il figlio di Dio" ...
Tu sei il Figlio di Dio che è dentro la storia degli uomini, cioè il figlio che si coinvolge con la storia di ciascuno, non resta il Dio assoluto e all'esterno, magari attento ma ugualmente distaccato. Il Figlio di Dio è colui che viene sempre riconosciuto a partire dalla nostra umanità, anche ferita è segnata dal peccato e dal male. Ma Gesù non si sottrasse a essere toccato, e le vie di fuga, alla fine sono le vie attraverso cui il Signore si immerge completamente in noi. 

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