domenica 26 gennaio 2020

Is 8,23b-9,3; Sal 26; 1 Cor 1,10-13.17; Mt 4,12-23
Il Pescatore

"Pescatore di uomini", purtroppo siamo abituati a pensare a ciò che dice Gesù, piuttosto che ad immaginare cio che Gesù dice in quanto riflesso
di se stesso.
Arrivato a Cafarnao, Lui un montanaro, e insieme un "ciappinaro", si trova a vivere in una cittadina di pescatori. Deve imparare ad adattarsi alla vita e forse pure alle occupazioni e a quel lavoro prevalente. Cafarnao è una cittadina importante sul lago di galilea, un mercato, una intensa attività mercantile e di pesca. Come fa Gesu a dire vi farò pescatori di uomini se non ha in mente cosa significa pescare ...
Essere pescatore ... Gesù camminando sulla riva del lago, scrutando il lavoro che si compiva sulle barche, ha imparato a riconoscere e stimare quella dura fatica ... Quante notti senza nulla pescare, quanta fatica nel governare le barche instabili e realizzate con legni di fortuna. Ma Gesù guardando l'attivita di quei pescatori e in particolare di quelli che ha scelto come amici, impara, osserva e arriva a comprendere come quel modo di essere si addice la discepolo del Regno dei Cieli. I pescatori di uomini, non sono dei favoriti, neppure dei fortunati che svolgono una mansione ben retribuita ...
La delusione delle reti vuote è quella che si sperimenta nella ingratitudine, nel rigetto, nel non riuscire a coinvolgere e condividere. Pescare gli uomini, non è facile, perchè non è detto che si voglino e si lascino pescare.
La fatica del lago agitato e delle notti insonni non è forse la contrarietà e l'indifferenza che a volte si traduce in rifiuto e ostilità?
Lui, Gesù stesso si identifica nel duro lavoro dei suoi amici, di quelli che ha chiamato a sè e ... a loro porta il suo modo di rileggere il loro essere pescatori e il suo essere il Pescatore.

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