venerdì 17 gennaio 2020

1 Samuele 8,4-7.10-22 e Marco 2,1-12
Miracolo solidale

Eccoci nuovamente in quella casa che Dalai a pochi anni ospiterà la prima "Domus Ecclesia" della Galilea; la casa di Simone. Gesù è in casa e subito si diffonde la voce della ha presenza. Dalle case intorno si passa la voce e la gente accorre. Chi può entra nel critica interno del casolare, altri dalle terrazze sui tutti tentano di raggiungere una visibilità accettabile del maestro, che siede là insieme alla famiglia di Simone ... C'è tanta gente, al punto che anche l'accesso sulla strada è intasato ... Una immagine bella, una immagine di attrazione e di mistero. Anche da un'altra parte arriva a voce che Gesù è un in città; siamo nella casa di un paralitico. I suoi famigliari e i suoi vicini, decidono di portarlo dal maestro. Si caricano la lettiga sulle spalle, ma giunti non riescono a fase breccia tra la folla: non si entra! Ecco, che in un gesto di solidarietà collettiva quel lettuccio guadagna un po' alla volta l'altezza del muro è giunto sul tetto terrazzato, viene passato di mano in mano, e superato anche l'ultimo impedimento, coloro che sono più vicino a Gesù accompagnano il lettuccio e lo adagiano davanti al maestro. Nessuno aveva organizzato nulla ... tutto avviene con improvvisazione, ma in un gesto di fede collettiva, tutti in quel muoversi verso il maestro esprimono la loro fede che Gesù può e deve guarire quel paralitico. Gesù è stupito, meravigliato dalla loro fede. È la fede semplice, ma di un popolo. È la fede solidali di una umanità buona che partecipa ed è compassionevole della fragilità del fratello. Il discepolo di Gesù vive anche di questa fede solidale.

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