sabato 25 gennaio 2020

Atti 22,3-16 e Marco 16,15-18
Festa della conversione i San Paolo
Tornate all'origine ...

Cosa vuole dire essere cristiani? Cosa significa essere discepoli di Gesù?
Per san Paolo (Saulo) è evidente come risposta alla voce di Gesù, che chiede ragione della versione e della persecuzione: "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?”. Io risposi: “Chi sei, o Signore?”. Mi disse: “Io sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti”.
Ma è proprio quel momento, quell'incontro che diviene "chiamata e vocazione alla vita cristiana". Ecco allora come essere cristiani è l'appartenenza nella relazione con Gesù, realtà proposta, scelta e liberamente accolta. Ma tutto questo non può esprimersi in una vita di osservanza di precetti, di regole di comandamenti. Se essere cristiani fosse questo, che vocazione sarebbe? Sarebbe solo una gabbia esistenziale, non la libertà dei figli di Dio. I precetti, i comandamenti, le regole, o sono un aiuto è uno spazio di libertà oppure sono una prigioniera è una condanna. Ma è proprio solo questo che rappresenta l'essere cristiani?
Evangeli Gaudium n. 120. In virtù del Battesimo ricevuto, ogni membro del Popolo di Dio è diventato discepolo missionario (cfr Mt 28,19). Ciascun battezzato, qualunque sia la sua funzione nella Chiesa e il grado di istruzione della sua fede, è un soggetto attivo di evangelizzazione (...) nessuno rinunci al proprio impegno di evangelizzazione, dal momento che, se uno ha realmente fatto esperienza dell’amore di Dio che lo salva, non ha bisogno di molto tempo di preparazione per andare ad annunciarlo, non può attendere che gli vengano impartite molte lezioni o lunghe istruzioni. Ogni cristiano è missionario nella misura in cui si è incontrato con l’amore di Dio in Cristo Gesù (...). Anche san Paolo, a partire dal suo incontro con Gesù Cristo, "subito annunciava che Gesù è il figlio di Dio" (At 9,20). E noi che cosa aspettiamo?

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