martedì 14 gennaio 2020

1 Samuele 1,9-20 e Marco 1,21-28
Cosa accade a Cafarnao?

Gesù, passerà molto tempo a Cafarnao, non certo qualche giorno, i vangeli non ci danno ragione della sua permanenza, ma il radicarsi - dopo i fatti della passione, morte e risurrezione - di una comunità di discepoli, legati alla famiglia di Pietro, fa supporre che in quel luogo Gesù abbia dimorato e che in quel luogo abbia intessuto tali relazioni, il cui ricordo è stato generativo della fede in lui come Messia e Salvatore. Il Vangelo di Marco ci mostra un tratto di Gesù come liberatore dal male. È una caratteristica trasversale alla "buona notizia" il confronto/scontro col male, con gli spiriti immondi. In realtà questo confronto ci descrive in radice la salvezza operata dal sacrificio di Cristo. Gesù venendo nel mondo, non ci condivide una filosofia di vita e nemmeno istituisce una nuovo consenso sociale, egli rivela nella sua esistenza umana la salvezza come vittoria sul male/satana e sulla morte come privazione per l'uomo dell'amore del Padre. È l'amore di Dio che attraverso l'umana vita del Figlio coinvolge la vita dell'uomo e la libera eternamente dal male. Ciò che succede a Cafarnao è la anticipata e storicizzata sconfitta dell'iniquità ad opera del Santo di Dio. Oggi occorre avere occhi per vedere oltre l'esorcismo, occorre stupirsi come si stupirono i vicini di casa di Gesù, e come quello stupore insieme alla forza suscitata dalle sue Parole li contagiò, rendendoli terreno fecondo per il seme della fede. 

Nessun commento:

Posta un commento