sabato 18 aprile 2020

Atti 4,13-21 e Marco 16,9-15
Resta con noi, Signore!

Il Vangelo di Marco, secondo una parte dell'esegesi storici critica, si concluderebbe con l'incontro tra il "giovane seduti nel sepolcro", e le donne; con l'invito: "andate, dite ai discepoli di Lui e a Pietro, che vi precede in Galilea, là lui vedrette come disse a voi"; e quindi con la fuga e la paura mista a timore è stupore, tale che nulla dissero.
Dopo il versetto 9 del capitolo 16 si possono individuare nelle fonti, due finali diverse (una breve è una lingua), esse cercano di armonizzare le varie tradizioni presenti e conosciute di ciò che accadde dopo la risurrezione. Con questo non si vuole affermare che ci sino dei falsi storici, e cronache inventate, ma che le tradizioni sul risorto hanno una loro autonomia, e non sono riducibili a una unica fonte. La diversità depone a favore della veridicità e della autorevolezza delle varie tradizioni, come quella Giovannea che dopo alle due apparizioni nel cenacolo, depone tutto a favore delle apparizioni galilaiche; oppure alle varietà delle tradizioni sinottiche e di Atti.
Incontrare il Risorto, non è ascrivibile a un fatto di cronaca che può semplicemente essere raccontato. Incontrare il Risorto significa entrare in relazione col mistero della vita nuova, che è la risurrezione dalla morte. Significa per il Risorto, affidarsi a coloro ai quali si manifesta. Solo in questo affidarsi, donarsi, Gesù vivo entra nella loro vita, con discrezione e umiltà, senza violare e forzare la loro libertà. È forse in questo spirito che dobbiamo leggere anche questa parte della conclusione lunga del Vangelo di Marco: Gesù ha chiesto di andare ad annunciare a tutto il mondo che lui è vivo a coloro che non hanno creduto ai primi testimoni della risurrezione. Il Vangelo di Marco lascia senza parole: l'annuncio del risorto è affidato alla inaffidabilità del gruppo, di coloro che egli ha scelto. Ecco allora che l'apparizione del Risorto che cosa è se non l'esperienza del "Resta con noi, Signore, perché viene la notte. Resta con noi che siamo così spesso rattristati da tutte le notizie che vediamo e ascoltiamo. Resta con noi che non sappiamo leggere il senso delle cose più semplici, che abbiamo tra le mani. Resta con noi e trasforma in gioia le nostre amarezze e la nostra sfiducia, i nostri scetticismi e le nostre paure. Resta con noi, tu che sei risorto e ci doni la grazia del tuo Spirito. Resta con noi e insegnaci a trasformare il cuore del mondo". (Carlo Maria Martini)

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