giovedì 23 aprile 2020

Atti 5,27-33 e Giovanni 3,31-36
Un parole tostissime!

Di fronte alle parole di Gesù, sembra che Nicodemo svanisca … si riduca a una semplice comparsa, ma non è così. Nicodemo durante quell'incontro notturno con Gesù, in realtà, diventa un tutt’uno con le parole del maestro. Nicodemo sparisce perché è completamente preso dalle parole di Gesù. Nicodemo si è lasciato prendere per mano da Gesù, e il Signore lo ha condotto con sé, mostrandogli come la realtà è vista attraverso lo sguardo di chi viene dall'alto, dal cielo. Nicodemo non è sparito, ma è spiazzato;  non ha domande, perchè vede la realtà, che solo se è dall'alto ha un senso compiuto, e tutto rinasce nella salvezza che Gesù realizza attraverso la sua vita innalzata.
Forse è vero che ciò che manca oggi ai discepoli di Gesù (a noi) è il coraggio di andare da lui di notte, e come Nicodemo, lasciare sfogo alle domande più profonde, per lasciare che il Signore ci conduca in alto, in cielo, nella volontà del padre. È infatti a partire dalla volontà di Dio che ogni uomo rinasce nella verità, nell'amore e nella umanità redenta dal peccato.
Questa condizione, questa esperienza è causa dello stupore di Nicodemo e del suo tacere. Lui non ha più parole per esprimere domande, ma solo il silenzio e lo stupore per l'unica parola ascoltata dal maestro.
Nicodemo, si arrende alle parole di Gesù, perché non solo le percepisce adeguate e vere, ma anche perché quelle parole gli rivelano il vero volto dell'unico Dio. Da quell'incontro Nicodemo comincia a mettere la sua fiducia in Gesù al punto che la sua vita inizia a rinascere dall'alto, da colui che viene dall'alto; la sua vita inizia a prendere forma e ispirazione dalla vita del maestro. È così che per Nicodemo si origina il sentirsi figlio di Dio; come Gesù è il figlio di Dio. È da questa esperienza che Nicodemo percepisce il senso della vita come eternità; e quindi, che cosa è la vita eterna se non la vita vera, di cui si fa esperienza nel vivere da figlio, quindi da fratelli, la vita eterna è esperienza di amorevolezza.
Ecco che noi impariamo a vivere eternamente prendendo gusto all’arte di amarci tra di noi. Si impara l'arte di amare a partire da piccoli gesti di amore, dall'amicizia, dalla comprensione, dalla gioia e dal desiderio di felicità … anche in tempo di epidemia.

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