martedì 8 settembre 2020

Michea 5,1-4 e Matteo 1,2-16.18-23
Festa della Natività di Maria
Generazione ...

Generare: dare la vita a un essere della stessa specie, detto di uomini, animali, e per estensione anche di piante.
È questo il significato più diffuso del termine generare. Nel Vangelo della festa della nascita di Maria, il generare ricorre come parola che si incatena in una genealogia che unisce Gesù fino ad Abramo, e coinvolge in questo anche colei che ha generato il figlio di Dio. Il generare ci riconduce risolutamente ad una condizione di appartenenza al genere umano. Non siamo di fronte a delle mitologie o a fantasie per infiorare nobilmente l'origine di un culto religioso. Generare è dare la vita, trasmettere ma vita umana; è un mistero la vita essa sboccia come novità e bellezza proprio nell'atto del generare. Dio creatore, non si limita a creare dal nulla, ma nella possibilità della creatura, di generare la vita dal nulla, pone la possibilità di offrire e inserire nel tempo la sua stessa vita: il suo unico figlio.
Per Maria, generare Gesù, corrisponde alla pienezza della sua femminilità e maternità; per ciascuno di noi generare rappresenta il compimento del meglio della nostra vita, della nostra esistenza. Generare amplifica il contenuto della vita, alla realtà della fede (generare nella fede in Cristo); alla realtà dell'amore (generare un sentimento di amore); generare nella verità (generare al sapore delle cose vere); ecc... Non si genera solo carnalmente come atto biologico, ma la generazione rappresenta anche l'espressione del generare di Dio Padre in noi, in tutte le sue possibilità e manifestazioni di cui la nostra umanità è capace.

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