lunedì 14 settembre 2020

Numeri 21,4-9 e Giovanni 3,13-17
Festa della esaltazione della Santa Croce

Alcune settimane sono passate da quando un gruppo di ragazzi, nell'Appennino bolognese, una notte hanno fatto scempio di un Crocifisso posto lungo una strada, in un crocevia, come spesso accade di vedere nei paesi di montagna e nelle zone alpine.
Gli atti "vandalici" sono stati ripresi col cellulare e postati su social ... Gesti che stranamente hanno toccato violentemente la sensibilità di chi crede.
Gesti di inaudita ferocia che ci hanno riportato ai racconti della passione di Gesù; quei racconti tante volte ascoltati nelle nostre Chiese, nelle liturgie della domenica delle palme o del venerdì santo.
Oggi in questo giorno della festa della esaltazione della croce, possiamo fare un tentativo, quello di superare tutto l'immaginario di deviazionismo che nei secoli ha rivestito la croce, al punto di farne un simbolo di una religione, per tornare invece alla croce come ultimo spazio di una umanità sfigurata e offesa dalla atrocità e dalla violenza, rispetto alla quale l'unico messaggio che risuona è: "Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna".
In un mondo in cui l'ateismo e l'indifferenza per il mistero prevalgono sulla fede nel Dio di amore, la croce non rivela più il figlio di Dio nel suo morire per il peccato e della morte dell'uomo; ma ci rivela quanto la nostra umanità ferita può essere culla della più atroce crudeltà e del più cieco cinismo. Quei ragazzi, presi dalla noia, nella più assurda indifferenza si sono accaniti per infliggere a quell'immagine gli stessi tormenti della passione del Signore; solo chi crede e ama Gesù può generare quella compassione che sgorga dal cuore, come amore per ogni uomo che soffre. Oggi il crocefisso non è più di legno o di gesso, ma nella nostra carne possiamo sentire se il nostro amore a Lui, amore per il figlio di Dio, rappresenta un semplice ti ricordo del passato o l'inizio della nostra nuova umanità.

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