lunedì 12 ottobre 2020

Libertà di amare

 

Galati 4,22-24.26-27.31;5,1 e Luca 11,29-32

Noi siamo Figli della donna libera, cioè della promessa contenuta nell'alleanza. Questa frase di Galati risuona come una dichiarazione di identità. Noi discepoli di Gesù, figli di Dio, siamo figli di una promessa, che è prima di tutto una benedizione. Non è frutto di una obbedienza alla legge, e nemmeno sua conseguenza, ma della libertà di Dio Padre e del suo amore. 
In che cosa si concretizza la promessa? Cosa significa essere liberi?
Più che un diritto, oppure un ideale astratto, la libertà si esprime nelle relazioni che sono di per se il primo vincolo che sperimentiamo. Essere figli della donna libera, cioè della promessa sembra voler attestare l'esercizio della libertà dentro la proposta della promessa. Nella promessa Dio non offre un vincolo ma ci offre la vita, la sua vicinanza e l'amore, come anche la possibilità di corrispondere a tutto ciò liberamente. È questo l'aspetto più bello e importante della libertà Cristiana: scoprire la libertà come condizione di accoglienza di una proposta liberante. Diceva papa Benedetto XVI: "Cristo ci ha liberati per la libertà!" - scrive l'Apostolo - e spiega che questa nuova forma di libertà acquistataci da Cristo consiste nell'essere "a servizio gli uni degli altri" (Gal 5,1.13). Libertà e amore coincidono!


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