mercoledì 28 ottobre 2020

Un legame strettissimo

Efedini 2,19-22 e Luca 6,12-19

Festa degli apostoli Simone e Giuda


Il Vangelo di Luca crea un legame strettissimo tra la costituzione del gruppo, le motivazioni e i destinatari.
La scelta fatta dal Signore corrisponde alla unicità del discepolo, ciascuno con il suo nome è posto in quella speciale relazione con il maestro -"chiamò a a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli" che costituisce la sua stessa identità. Ogni vocazione in quanto "chiamata" è relazione particolare con il maestro, e identità, non certamente una funzione da svolgere.
Le motivazioni della scelta si intrecciano dallo stare con Lui; all'essere mandati, e in prospettiva al contatto con la moltitudine delle persone che affollano immediatamente il loro ritornare "nel mondo".
Questa seconda immagine descritta nel Vangelo, si costruisce a partire dall'accorrere della folla e dalla necessità di poterlo toccare. Questi "chiamati" devono vedere la necessità di toccarlo e la forza che usciva da lui e che guariva tutti. Ecco che la relazione particolare col maestro non si esprime in un privilegio o nella creazione di un gruppo esclusivo, ma è nell'ordine della fratellanza universale affermata in "Fratelli tutti".
La comunità dei discepoli, il gruppo degli apostoli, si colloca quindi come continuazione del contatto tra il maestro e la gente. Questo delinea e caratterizza l'indole della Chiesa, lo stile che non deve mai smarrirsi o fraintendersi.

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