giovedì 23 dicembre 2021

Gioia intima.

Malachia 3,1-4.23-24 e Luca 1,57-66


Il Vangelo di oggi è racchiuso solo nel senso della struttura letteraria, tra una gioia prossima e una gioia di tutti, ma in realtà è solo la buona notizia della "gioia".
"I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei". C'è una gioia diffusa nella casa di Zaccaria ed Elisabetta, una gioia che nasce nel riconoscere l'agire di Dio nella loro vita concreta, quella grande misericordia ovvero intima vicinanza.
Dice papà Francesco oggi: "Domandiamoci, ognuno di noi, in un esame di coscienza: Come è la mia fede? E’ gioiosa? E’ aperta alle sorprese di Dio? Perché Dio è il Dio delle sorprese. Ho “assaggiato” nell’anima quel senso dello stupore che dà la presenza di Dio, quel senso di gratitudine?”
Per giungere alla gioia di tutti, una gioia che ha toccato tutti, perché tutti sono stati coinvolti nella vicenda di quel bambino, di Giovanni. È importante considerare come gli eventi della fede non siano risoluzioni teoriche e concettuali, ma si dispiegano nella vita attraverso un incessante e crescente porsi di domande, di gioie e di stupore.
Oggi mi limito al riconoscimento della mia gioia intima.

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