mercoledì 15 dicembre 2021

Sei venuto a infastidirci

Isaia 45,6-8.18.21-25 e Luca 7,19-23


É lo stesso inquisitore a fare arrestare Gesù e subito dopo a recarsi presso di lui nella prigione in cui è stato rinchiuso esordendo con queste parole: “Sei tu? Sei tu? Non ricevendo risposta, aggiunge rapido: Non rispondere, taci! E poi, che cosa potresti dire. Ma tu non hai il diritto di aggiungere nulla a quel che già dicesti una volta. Perché sei venuto a infastidirci? Perché sai anche tu che sei venuto a infastidirci. Ma sai cosa accadrà domani? Io non so chi tu sia né voglio sapere se tu sei proprio lui o gli assomigli, ma domani ti condannerò, ti brucerò sul rogo come il più empio degli eretici …”. Questo brano della “Leggenda del grande inquisitore”, dà il senso di una realtà post-cristiana come la nostra, dove anche il ritorno, o la venuta del Signore crea problema: infastidisce. Tutto abbiamo preso tra le nostre mani e nulla siamo più disposti ad affidare a Lui, nulla … La venuta del Signore infatti apre ancora e di nuovo alla verità delle sue parole nella nostra vita; quelle parole che ha detto un giorno passato e che oggi risuonano in modo dissonante rispetto al nostro modo di vivere e pensare. E in conclusione: “beato è colui che non trova in me motivo di scandalo”.

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