giovedì 16 dicembre 2021

La nostra durezza, oggi ...

Isaia 54,1-10 e Luca 7,24-30


"Ma i farisei e i dottori della Legge, non facendosi battezzare da lui, hanno reso vano il disegno di Dio su di loro". Questa espressione così dura mi provoca in una lettura molto attenta della realtà. Mi interroga sulla reale possibilità della nostra Chiesa oggi (istituzione e comunità) di esprimere il disegno di Dio; di come preti, consacrati, religiosi, laici, nella visione consolidata di una Chiesa ancora tanto è troppo clericale non si converte alla continua novità che rappresenta il Vangelo, ma è proprio in questo modo che su tutti noi si vanifica il disegno di Dio.
Quelle parole non sono solo per i farisei e i dottori della Legge, che non facendosi battezzare hanno reso vano il disegno di Dio su di loro; non rappresenta un monito per quel tempo, ma sono una provocazione per tutti noi quando il nostro stile di discepolo di Cristo, si riveste da fariseo e dottore della legge. Quando la carità che deriva dall'ascolto della Parola di Dio e della vita spirituale viene imbrigliata nella prassi e nella devozione di un rito asfittico anche se consolatorio.
Oggi la conversine che ci è suggerita dal Vangelo passa per il discernimento comunitario, dall'ascolto e dalla condivisione; è uno stile che non abbiamo e che forse confondiamo con l'esperienza democratica, ma in realtà è tutt'altro, qui infatti c'entra il Vangelo di Cristo.

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