lunedì 28 agosto 2017

1 Tessalonicesi 1,2-5.8-10 e Matteo 23,13-22
Guai a voi scribi e farisei ipocriti ...


L'ipocrisia è una pessima caratteristica se applicata alla persona, peggio ancora se l'ipocrisia coinvolge un discepolo del Signore. Quando Gesù critica l'ipocrisia degli scribi e farisei, mette in luce come per loro interesse stravolgevano persino le loro norme e i loro precetti, pur di trarre un vantaggio e vincolare a se i fedeli ... Questo è lo scandalo maggiore, non semplicemente la manipolazione delle leggi, ma il plagio e il condizionamento dei fedeli, cioè di chi con animo credente si accosta ai misteri di Dio.
Il giudizio è esplicitamente duro: "guide cieche" ... che per la vostra ipocrisia conducete gli uomini nelle tenebre.
L'accento posto sull'ipocrisia, merita oggi la nostra attenzione e riflessione. Uno sguardo attento alla nostra ipocrisia, ai nostri atteggiamenti e scelte che non onorano né il tempio e neppure l'oro, né l'altare né il sacrificio. La maggior ipocrisia è varcare la soglia della Chiesa per non convertire la vita, per consolare la coscienza personale, ma senza alcuna intenzione di mettersi in discussione, questo per pigrizia o per presunzione. Ora capiamo in cosa consista pure la cecità di cui parla Gesù.

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