mercoledì 9 agosto 2017

Osea 2,16.17.21-22 e Matteo 25,1-13
Santa Teresa Benedetta della Croce, patrona d'Europa
10 vergini e lo sposo = il regno

Il profeta Osea esprime, nella lirica dell'amore, l'unica relazione che salva: l'amore tra l'uomo e Il suo creatore, Dio e il suo popolo: "... parlerò al suo cuore. Là mi risponderà ...", "Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa ...". È questa relazione che, nel momento in cui si realizza esprime la novità dell'esistere che è il regno dei cieli. Il regno dei cieli è concretezza dell'amore e dell'amare.
Forse proprio in questa immagine parabolica i termini di espressione sono nuziali.
Le vergini, rappresentano il desiderio di amare e l'amore custodito; lo sposo è l'amato atteso, ma anche colui che pienamente dona il suo amore. La vigilanza è attesa che improvvisamente si concretizza, nel realizzare ed esprimere, l'amore e l'amare.
Personalmente recepisco meglio questa parabile riletta con la categoria dell'amore, piuttosto che con la categoria del merito e della prudenzialità; tanto chi non vuole o non può amare ci sarà sempre ...

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