lunedì 21 agosto 2017

Giudici 2,11-19 e Matteo 19,16-22
Non ha ascoltato ...

Nei vangeli si sottolinea generalmente la gioia di chi Ascoltato Gesù, generalmente torna nella vita con energie e possibilità nuove. Questa pagina del Vangelo invece mette in risalto un evento anomalo: "se ne andò triste!" E in più, l'evangelista commenta: "possedeva molte ricchezze!"
La tristezza come conseguenza dell'Ascolto di Gesù non è contemplata, non è possibile ... Forse questo "giovane/uomo", in realtà, non ha Ascoltato!
Credo di poter dire, senza voler giudicare, che la domanda del "giovane/uomo" rivolta a Gesù è come tante nostre preghiere e richieste rivolte a Dio con superficialità o mossi dall'entusiasmo del momento; forse questa persona si è trovata in un momento in cui Gesù parlava a delle persone, e subito, anche lui si è sentito coinvolto emotivamente.
Ma questo non è ascolto. L'Ascolto della parola non ha nulla di emozionale; l'ascolto genera, e poi alimenta la fede. Nel caso del Vangelo la fede di questo giovane è ben radicata nelle sue cose, nelle sue ricchezze, per cui  l'ascolto è rivolto a se stesso non alla Parola di Gesù. Anche le nostre "molte ricchezze": cose, affetti, interessi, ambizioni, persone, richiedono costantemente ascolto, in realtà si mettono in competizione con ogni altro genere di Ascolto, anche della Parola. Allora ... occorre attenzione al cuore ...

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