giovedì 3 agosto 2017

Esodo 40,16-38 e Matteo 13,47-53
... La gloria del Signore riempì la Dimora ...


La doxa, la gloria di Dio scende come nube nella dimora, nel santo dei santi; è la sua presenza che costituisce lo spazio intimo della relazione tra Dio e l'uomo.
Per secoli Israele ha sperimentato come "L’anima mia anela e desidera gli atri del Signore. Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente (Salmo 84)". Israele ritrova la propria identità di popolo e la sua appartenenza in forza della presenza del Signore.
Ora per i discepoli, scribi del regno dei cieli, questa esperienza antica della presenza/inabitazione di Yhwh, diviene mistero di presenza assenza. Il sepolcro sarà sempre dopo la risurrezione il segno della sua presenza come vivente. Il sepolcro come il santo dei santi è vuoto di morte ma nella fede della novità degli "scribi del regno" è un "vuoto pieno di presenza e di gloria".

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