lunedì 14 agosto 2017

Deuteronomio 10,12-22 e Matteo 17,22-27
Intrecciò di libertà


La libertà di Gesù espressa in questo secondo annuncio della passione, trova eco nelle parole della seconda preghiera carissima: "offrendosi liberamente alla sua passione, prese il pane ...). La libertà del Signore su esprime nel consegnarsi alla morte liberamente e per amore dell'uomo. Questa esperienza, non la contempliamo, ma non sempre la comprendiamo appieno. San Massimiliano Maria Kolbe, dimostra come la libertà di Gesù può essere anche la nostra libertà.
La nostra libertà nasce nella relazione figliale con il Padre. Noi siamo figli e quindi esenti da ogni l'imitazione o "balzello" che ci trattiene o ci affranca dall'amore a Dio e ai fratelli.
Ogni volta che il senso religioso genera una relazione di scambio, perdiamo la libertà dei figli e di conseguenza priviamo la realtà in cui viviamo della vera libertà cristiana: vivere nel dono di se per amore del mondo.
Come è difficile essere liberi per noi uomini! Lo è talmente che anche il Vangelo ci racconta di un compromesso per evitare gli scandali: "va al mare, pesca, e paga con la moneta che troverai ..."

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