giovedì 31 agosto 2017

1 Tessalonicesi 3,7-13 e Matteo 24,42-51
Il Signore verrà ...


Il Vangelo di Matteo, dopo aver notato ampiamente l'ipocrisia di molti, proprio nonostante questa, introduce il contenuto della venuta del Figlio dell'uomo.
Se l'ipocrisia è dimenticanza e indifferenza, rispetto a Signore,  ugualmente il Figlio dell'uomo porta a compimento la salvezza di Dio.
La nostra ipocrisia è causata da quella tiepidezza di fede per cui in realtà non attendiamo nessuno, o meglio diciamo di essere in attesa, ma siamo completamente immersi nel garantire la nostra vita; raramente assumiamo il ruolo del buon servo che attende con dedizione. L'immagine è molto forte, ma sostiene una necessità: l'attesa del Signore corrisponde alla possibilità di percepirlo presente e accanto nella vita di tutti i giorni. Il discepolo ipocrita è colui che non si cura di custodire l'attesa.

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