lunedì 8 gennaio 2018

1 Samuele 1,1-8 e Marco 1,14-20
C'è una malattia gravissima nella nostra quotidianità!

Iniziamo il cammino "ordinario" di questo nuovo anno. La prima Lettura ci narra le vicende della vita "normale" di Elcaná e delle sue due mogli. Una narrazione che ci riporta alla quotidianità, con tutto ciò che la caratterizza: dalle esperienze religiose alle fatiche dovute a ostilità e gelosie. Ma la vita quotidiana non esclude l'agire di Dio. La sua volontà si rende attiva ed evidente unitamente alla libertà e alla volontà dell'uomo. Non c'è opposizione tra due volontà, quando si persegue la verità  è il desiderio di felicità.
Il Vangelo, anche questo ci narra la quotidianità, che non viene stravolta dalla presenza di Gesù, ma viene arricchita da una domanda del Signore: "Seguimi"!
Più che domanda, l'espressione è un imperativo interrogativo. Gesù si presenta con tutta la forza e l'urgenza del seguirlo. Non è possibile pensare di seguirlo tenendo i piedi in due staffe, o cercando una personale realizzazione parallela o alternativa all'incontro con lui. Chi ha dato ascolto alla chiamata (Simone, Andrea, Giacomo e Giovanni), subito lo seguirono! Ma cosa li ha convinti a seguire Gesù? Forse l'amicizia, forse l'entusiasmo per un giovane rabbi? Credo, semplicemente il desiderio di CONVERSIONE.
Conversione come apertura a ciò che rinnova la vita; conversione come cambiamento; conversione come ascolto della Parola; conversione come contagio dalla malattia del regno dei cieli.

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