venerdì 19 gennaio 2018

1 Samuele 24,3-21 e Marco 3,13-19
Settimana di preghiera per l'unità dei Cristiani
Quell'istituzione ... rimane!

Ogni volta che rileggo questo brano del Vangelo di Marco, sento quanto la scelta di Gesù, di legare a se i didici, perché stesero con lui, e per mandarli a predicare e a sconfiggere Satana, mi apre la mente a una comprensione stupenda della salvezza. C'è un segno che è di Cristo, e ci ripropone la sua volontà e il suo amore (potere), che si pone nella storia umana, e vi rimane per sempre: "costituì i dodici"; li fece dodici, e ne seguono i nomi e di alcuni le caratteristiche indicative. Questo costituire è ben altra cosa  rispetto al semplice nominare, è altro rispetto a una investitura divina. Gesù li costituisce, li pone segno di sé stesso, in ciò che lui stesso ha compiuto nella sua esistenza terrena. I dodici sono quindi "Segno Sacro" (sono segno del consacrato del Signore), sono segno di quella Chiesa sacerdotale, profetica e regale, che opera per sempre le azioni necessarie alla salvezza del mondo, attuando in ciò la stessa redenzione sgorgata dal sacrificio di Cristo sulla croce.
A volte noi minimizziamo e annulliamo la sacralità dei segni e di ciò che il Signore ha posto come sua volontà, ma questo svilimento non fa bene alla nostra umanità, la impoverisce e la umilia nella sua capacità di essere mistero di Dio.

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