domenica 21 gennaio 2018

Gioele 3,1-5.10 / Salmo 24 / 1 Corinzi 7,29-31 / Marco 1,14-20
Lasciarsi pescare per poter essere pescatori!

Questo Vangelo non è per aspiranti preti o seminaristi e nemmeno dedicato a frati e suore ... Questo Vangelo descrive una condizione di vera amicizia tra Gesù e quei discepoli che si sono lasciati pescare da lui e hanno imparato a essere pescatori di uomini.
Allora queste parole ascoltate sono per tutti, per tutti i discepoli del Signore.
A tutti è rivolta la richiesta (non l'invito) a convertire la vita.
A tutti, allora attraverso Gesù, oggi attraverso la Chiesa, il regno di Dio si fa vicino.
A tutti è chiesto di seguire il Maestro; a tutti è chiesto di permettere al Signore di accompagnare il cammino della quotidianità.
A tutti è chiesto di non rimandare ad altra occasione il mettersi in gioco per il Signore.
A tutti ... perché il regno dei cieli non è fatto né per frati, preti e suore e neppure da frati, preti e suore.
Ciascuno deve sentire questo Vangelo come una chiamata particolare, un essere pescati da Gesù per poter imparare cosa vuole dire essere pescatori di uomini.
Imparare a vivere l'esperienza umana in connessione con il mistero di Dio.
Pescati da Gesù ...
Un primo aspetto per comprendere cosa significa seguire Gesù è proprio questo. Il Signore di fa conoscere attraverso una vita di quotidianità. La Galilea diventa la realtà, non la regione geografica, ma la quotidianità della vita, le relazioni, le amicizie, il lavoro, gli sguardi, le parole, tutto ciò di cui è fatta la nostra vita di tutti i giorni. 
Il Vangelo lo dice tra le righe: Gesù ha stretto amicizia con alcuni coetanei, forse un po' più giovani di lui, erano pescatori, e tra le tante esperienze fatte insieme, perché non ammettere che Simone e Andrea abbiano insegnato a Gesù a gettare la rete e a pescare. Ma in questa conoscenza reciproca ci si scopre e ci si condivide sempre di più. A Simone e Andrea si uniscono anche Giacomo e Giovanni, soci e amici.
È a loro che Gesù rinnova la stessa proposta che in quei giorni ripeteva, percorrendo, forse inascoltato, le vie di Cafarnao: "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo". (...)
Ma d'altronde questo è solo l'inizio, il nuovo inizio di tutto.
Ogni storia personale con Gesù inizia così:
Si parte dalla iniziativa del Signore che ti raggiunge nella terra di Galilea; si prosegue mettendosi in gioco nella amicizia, nella fiducia, nelle scelte di fondo che facciamo. Poi si prosegue camminando con Lui, non per lui, ma con lui ... Nonostante tutto si cammina con lui. Non è che Gesù ci manda allo sbando, alla rinfusa ... Egli condivide il cammino, quando questo è gioia, fatica e anche fosse dolore, lui lo ha già vissuto in sé stesso. Questa è la garanzia che non verremo mai schiacciati.

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