lunedì 1 gennaio 2018

Numeri 6,22-27 / Salmo 66 / Galati 2,16-21 / Luca 2,16-21
Maria Madre di Dio
La paura di dover cambiare ...

(...) Il messaggio del Papa per la 51^ giornata mondiale della pace mette in evidenza (...) un mondo lacerato da guerre regionali; esaltazioni e atti di forza; da interessi di parte e di lobby economiche; in un mondo in cui 250 milioni sono i migranti, di cui 22 milioni sono i profughi; dove la speranza per una vita migliore spinge a lasciare la terra per raggiungere un luogo a cui affidare il futuro, a costo della stessa vita. (...) Resta solo una domanda: "Perché?"
Solo la paura ci blocca di fronte a un mondo che soffre e che spera.
La paura di perdere i nostri privilegi e i nostri diritti ... La paura di perdere identità ... E per noi cristiani, la paura legata all'integralismo e alla impossibile integrazione del diverso, dell'altro ...
Occorre non solo fare chiarezza! La dottrina sociale della Chiesa ci aiuta a farla in un modo esemplare attraverso il principio di "Bene Comune", che se applicato e vissuto in tutto, garantisce ogni uomo, a partire da noi stessi fino all'ultimo profugo e disperato di questa terra.
Dobbiamo lasciare che la storia della salvezza vibri nella nostra vita e nella nostra carne. E si diffonda il suono dela Pace.
C'è un luogo sulla terra che è da sempre il segno della Pace fra gli uomini e del riscatto da ogni male che Dio realizza nel donarci suo Figlio: è Gerusalemme!
La città Santa, la città di Dio; immagine sulla terra della Nuova Gerusalemme del cielo, dove trova realizzazione ogni anelito di pace. (...)
Gerusalemme è capitale, si ma della salvezza per tutti i popoli. Gerusalemme è la città che ha visto scendere le lacrime dal volto del Signore. È la città in cui la pienezza del tempo - citata dalla Lettera ai Galati - trova la sua piena realizzazione nella passione, morte e risurrezione di Cristo. Gerusalemme è immagine della Misericordia di Dio per tutti gli uomini e per tutti i secoli. Gerusalemme è città Santa, non è città di qualcuno in particolare. (...)
Oggi un cristiano deve ripetere le stesse parole che Dio affidò agli angeli per i pastori di Betlemme: "Vi annuncio una grande gioia ... questo è il segno, troverete un bambino avvolto in fasce, giacente in una mangiatoia" a questo fa seguito l'annuncio di pace: "Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama". (...)
A te Maria Madre di Dio chiediamo l'aiuto che i figli chiedono alla Madre. Abbiamo bisogno di imparare a tenere "largo il cuore" della nostra vita, perché ogni volta che si chiude, la nostra vita diventa dura e sterile, incapace di accogliere, incapace di costudire, incapace di integrare ... incapace di amare. Tu che sei Madre dell'Amore di Dio per noi, sei Madre di Gesù Figlio unigenito del Padre, metti in noi il desiderio dello stesso Amore di cui tu sei la Madre, e che ti ha affascinato fin dalla tua giovinezza.

Buon Nuovo Anno!

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