venerdì 23 marzo 2018

Geremia 20,10-13 e Giovanni 10,31-42
Tutto quello che Giovanni ha detto su di lui era vero ...

Capitolo decimo di Giovanni, una premessa che anticipa ciò che segue: la risurrezione di Lazzaro e la decisione di uccidere Gesù. Per Giovanni l'opera del Padre non sono solo le opere compiute da Gesù, la volontà del Padre si realizza nella persona stessa del Signore. Il Battista, di lui ha detto "che era l'agnello di Dio", colui sul quale sarebbe sceso lo Spirito. In questa immagine di condensa la messianicità: la consacrazione/unzione per sigillare il nuovo patto, quello eterno attraverso il sacrificio del nuovo agnello.
Dopo il tentativo di rivelazione del capitolo ottavo, dopo l'illuminazione del capitolo nono, dove il cieco nato intraprende, e ci indica il cammino per il vero discepolato, da questo punto in poi ogni discepolo, che è parte del gregge del Buon Pastore, è proiettato  e coinvolto pienamente nell'opera si salvezza. Infatti tutto ciò che da ora l'evangelista racconta è il dono della vita di Dio attraverso la vita stessa di Gesù. Questo è il punto di partenza per la fede; la fede non nasce dall'adesione a una idea, ma dal desiderio della vita eterna e quindi dal legame di amore con colui che ci è stato mandato a donarcela.

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