lunedì 26 marzo 2018

Isaia 42,1-7 e Giovanni 12,1-11
Maria prese del Nardo purissimo ...

Colei che era stata ai piedi del maestro ad ascoltarne la parola, è colei che ora gli cosparge i piedi col profumo. Due immagini diverse ma complementari che ci vengono consegnate dalla tradizione del Vangelo. Se infatti l'ascolto della Parola permette il dimorare presso il Signore e del Signore in noi, con il profumo del nardo si rappresenta l'amore, quello vero e fedele, una fragranza che si diffonde e permette di riconoscere il Signore e il suo corpo destinato alla glorificazione.
Nella Bibbia il profumo del nardo esprime l'amore che non ha prezzo e si realizza diffondendosi. Nel libro del Cantico dei Cantici, il simbolo del nardo indica un amore immenso, senza paragoni. Lo sposo e la sposa del Cantico affermano che il loro amore è come profumo di nardo, vale a dire, prezioso, buono, bello, unico, che dà senso alla vita: "Mentre il re è nel suo recinto, il mio nardo spande il suo profumo" (Ct 1,12). Il simbolo del profumo del nardo, che scaturisce dal vaso spezzato, interpreta anche, in modo eccellente, il significato della passione e morte di Gesù come amore senza misura ed esprime anche la sua risurrezione, come amore che vince la morte. 

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