mercoledì 28 marzo 2018

Isaia 50,4-9 e Matteo 26,14-25
Dove vuoi che prepariamo per te ...

"Andate e ditegli: il Maestro vuole fare la Pasqua da te ..."
È questa sottolineatura che mi permette uno sguardo certamente non ovvio sul tradimento di Giuda e al complotto per consegnare il Signore. Per ogni discepolo del Signore, la celebrazione della Pasqua ripropone il compiersi del "Tempo", la vicinanza del Regno. Celebrare la Pasqua non è una bella cena a carattere religioso; fare la Pasqua è condividere con il Signore il donarsi della sua vita. Ma questo donarsi avviene in un duplice modo: liberamente Gesù si offre alla passione, in modo che il pane e il vino sono il segno di questo donarsi gratuitamente; forzatamente perché Gesù è consegnato, tradito da un amico". Gesù accetta che la volontà di salvezza del Padre possa realizzarsi attraverso un complotto e un tradimento. Il significato oggettivo e profondo di ciò che si celebra è che l'avvenimento della morte del Signore ora deve avvenire presso ciascuno di noi, in noi e attraverso di noi. Facciamo in modo che la Pasqua sia ora celebrata nelle nostre case, nelle nostre famiglie, nei nostri gruppi.

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